Fino a qualche anno fa di Poesia si parlava nelle aule scolastiche e universitarie o negli appositi salotti organizzati da cultori e appassionati del genere. Oggi invece è possibile intavolare discussioni avvincenti e costruttive, anche a chilometri di distanza, stando comodamente seduti nella poltrona di casa propria. La competenza e la cura, infatti, con le quali molti blogger parlano di Poesia – e mi riferisco ovviamente a coloro che non scrivono post compilativi scopiazzando a destra e manca senza il minimo pudore – invogliano ad approfondire ed ampliare le proprie conoscenze.
In questo senso il blog di Emmapretti, che nei suoi articoli ci mette sempre cuore e preparazione, è per me una sorta di cantuccio sicuro nel quale ritirarmi a leggere rileggere e pensare.
Mi ha fatto sorridere il commento che l’autrice di recente ha dedicato al saggio intitolato “Luigi Pulci e la Chimera” di Alessandro Polcri, Assistant professor of Italian presso la Fordham University. Il Pulci, infatti, è un poeta che nel corso della mia carriera scolastica ho sempre deliberatamente e abilmente dribblato, considerandolo – a torto – il Dosso Dossi della Poesia: piacevole ma non indispensabile. Ora, a distanza di qualche anno, me ne pento. Incuriosita dall’articolo di Emma, per colmare una lacuna troppo vasta, ho iniziato a leggiucchiare informazioni e, navigando da un sito all’altro sono approdata ad uno scritto del quale ignoravo l’esistenza: le lettere del Pulci a Lorenzo il Magnifico. Premetto che per inclinazione personale amo molto gli epistolari perchè li considero la parte meno costruita degli autori, quella più spontanea e per certi versi avvincente. E sono rimasta piacevolmente sorpresa nello scoprire un poeta molto diverso e molto meno noioso di quanto pensassi.
Per chi volesse saperne di più: Lettere di Luigi Pulci a Lorenzo il Magnifico e ad altri
4 marzo 2011 at 3:16 PM
Il tuo commento mi dà la forza di reagire in un momento un po’ down and blue. Il cuore, il cuore a volte si sente annegare…
4 marzo 2011 at 3:22 PM
Insegna al tuo cuore a tenerti a galla nei momenti duri, è abbastanza forte da poterlo fare ne sono certa 🙂