Un nuovo inizio: EDITOREDIMESTESSO


Sono felice di comunicare a tutti i lettori di questo blog, sempre numerosi nonostante queste settimane di silenzio, che è finalmente nato il progetto al quale da un po’ di tempo stavo lavorando: il nuovo blog: EDITOREDIMESTESSO che, come avrete modo di vedere, è sempre dedicato al mondo della Poesia, ma con un’attenzione particolare rivolta a come pubblicare autonomamente i propri versi, senza quindi l’intermediazione di case editrici ed agenzie letterarie.

Pubblicare oggi costa caro.

Esistono tuttavia tutta una serie di importantissime risorse GRATUITE che il web mette a disposizione di chi scrive poesie, sia in termini di realizzazione materiale dell’opera sia per quanto riguarda la sua diffusione e vendita. E se ne parla sempre troppo poco e a bassa voce.

Web Fiction Author; Diritti d’Autore; SIAE; Podcast; eBook, editoria digitale sono solo alcuni dei cardini attorno ai quali sto costruendo il nuovo blog EDITOREDIMESTESSO.

Al suo interno, inoltre, vi sarà sempre spazio per tutti gli autori di poesie che avranno piacere a collaborarvi.

Ogni lungo viaggio inizia con un piccolo passo, il primo l’ho appena fatto, proseguiamo insieme 🙂

Buona lettura

Maria Novella Tarantino

info@editoredimestesso.net

 


Grenar: la voce e le immagini delle parole


Gianfranco Grenar, scrittore e videomaker, incarna perfettamente  l’affascinante connubio fra parola e immagini.  Mosso da una passione e da una creatività del tutto originali, produce e diffonde in internet videoclip, booktrailer e spot. Non so molto di lui, della sua vicenda biografica, degli studi che ha compiuto… insomma di tutte quelle cose che ogni artista, non ancora incluso nell’ Olimpo della notorietà, tende sempre ad anteporre alla propria produzione, come  sorta di biglietto da visita indispensabile per dimostrare la sua bravura.  Grenar invece si distingue sic et simpliciter in quello che fa per la cura, la delicatezza e l’ironia delle immagini. Un mix ben riuscito che trasforma le emozioni in realtà concrete e tangibili, di semplice ed immediata lettura e comprensione da parte di tutti. Degno di lode e girato davvero molto bene è questo booktrailer, dedicato ad una malattia estremamente rara che colpisce nel nostro paese solo 200 bambini l’anno, chiamata  il grido del gatto.  Spero che per lui, come per tanti giovani talenti, la strada possa iniziare ad essere sempre più in discesa.


La poesia di Hikmet e Le fate ignoranti di Ozpetec


Cosa accomuna Ferzan Ozpetec e Nazim Hikmet oltre la nazionalità turca e probabilmente un lontano legame di parentela? La poesia recitata in una delle pellicole più amate negli ultimi anni dal pubblico di casa nostra: Le fate ignoranti. Leggiamola e ascoltiamola:

 

NOTTE D’AUTUNNO

In questa notte d’ autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa alla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.


Dentro Faber – Il De Andrè inedito in edicola


 Dentro Faber è il titolo scelto per l’opera, acquistabile in questi giorni in edicola, dedicata alla musica e alla poesia  di Fabrizio De Andrè. Il progetto, nato in concomitanza con l’apertura della mostra a Milano dedicata all’indimenticato cantautore, consta di 8 DVD che raccontano la vita privata e artistica, i luoghi, gli incontri più significativi e le testimonianze che lo riguardano, il tutto raccontato dalla voce narrante del figlio Cristiano. L’iniziativa è stata curata dalla Fondazione De Andrè e presenta anche materiali inediti messi a disposizione dalla RAI.

 


SIAE. Non è vero ma ci credo!


Mi sfugge qualcosa e vorrei chiedere l’aiuto dei lettori per aggiungere qualche tassello ad un mosaico che fatico a ricomporre. Parliamo di SIAE: la Società Italiana degli Autori ed Editori che, come tutti sanno, è un ente pubblico economico a base associativa operante in Italia e all’estero, la cui funzione istituzionale consiste in sostanza nel gestire i diritti d’autore. In base agli articoli 180-183 della legge sul diritto d’autore, infatti, essa ha il compito di concedere licenze e autorizzazioni per lo sfruttamento economico di un’ opera; percepirne gli eventuali proventi e ripartirli fra gli aventi diritto. La sua in sostanza è un’ intermediazione.

Benissimo. Chiariamo anche in cosa consiste materialmente e come si espleta il lavoro che essa svolge. Una volta che l’autore ha spedito in busta chiusa il proprio manoscritto inedito ed ha pagato una certa cifra, la SIAE provvede a sigillarlo indicandone accuratamente la data del deposito. Stop. Nel caso in cui, poi, il libro/canzone/e-book che sia dovesse creare un guadagno nel mercato editoriale, allora esso verrebbe ripartito fra la SIAE stessa e gli aventi diritto.

Come direbbe qualcuno <<La domanda sorge spontanea>>: se –ribadiamolo – la registrazione presso tale ente non certifica la paternità dell’opera ma solo che in quella data una persona ne era in possesso e se a livello commerciale essa non si traduce in un incremento in termini di diffusione e vendita (cosa che compete al codice ISBN), perché – mi domando –  tutti i poeti prima ancora di scrivere l’ultima strofa alla loro raccolta si preoccupano di blindarla in uno dei suoi caveau?

Sono io che ignoro qualcosa o sono loro ad ignorarne troppe?


Jim Morrison o William Blake? Un dubbio da sciogliere


 Che il rapporto fra Poesia e Musica sia talmente stretto da divenire in certi casi addirittura simbiotico è provato dalle personalità carismatiche di alcuni personaggi della nostra storia musicale, ricordati ed appellati nelle loro biografie sia come cantautori che come poeti. Fra questi John Lennon, Jimi Hendrix ed il nostro De Andrè, entrato da qualche anno di diritto in numerose antologie scolastiche.

Ma il poeta per eccellenza, conosciuto e amato da almeno tre generazioni, rimane il Re Lucertola, James Douglas Morrison (Melbourne 1943 – Parigi 1973) leader del gruppo The Doors. Non è un caso, infatti, che i suoi resti riposino nel monumentale cimitero di Père Lachaise a Parigi, accanto a quelli di Apollinaire, Oscar WildePaul Éluard. C’è poco da aggiungere a quanto già scritto su di lui. Personaggio ammirato e criticato al contempo, ha lasciato un’ impronta così indelebile nelle coscienze di milioni di  persone da essere ancora oggi, a distanza di tanti anni dalla sua scomparsa, uno dei più “citati” del web. Le sue poesie, i suoi testi e i suoi pensieri – veri e propri moniti esistenziali – campeggiano insistentemente nelle bacheche dei social network e rappresentano un irrinunciabile spunto per blogger e giornalisti di ogni nazionalità.

Ma come spesso accade  –  Neruda docet – la troppa fama legata ad un personaggio e la scarsa precisione di chi ne parla nel web hanno generato un tam tam di inesattezze, divenute vere e proprie convinzioni molto difficili da scardinare. Nel caso di Jim Morrison, la celebre frase: <<Se le porte della percezione fossero spalancate, ogni cosa apparirebbe all’uomo come realmente è: infinita>> –  a lui erroneamente attribuita –  è stata scritta in realtà da William Blake, poeta amato ed apprezzato dall’artista, che proprio ad essa si ispirò per il nome della propria band.

Dell’indimenticabile Mr.Mojo Risin è invece questa splendida poesia:

The Severed Garden

Wow, I’m sick of doubt
Live in the light of certain
South
Cruel bindings.
The servants have the power
Dog-men and their mean women
Pulling poor blankets over
Our sailors

I’m sick of dour faces
Staring at me from the tv
Tower, I want roses in
My garden bower; dig?
Royal babies, rubies
Must now replace aborted
Strangers in the mud
These mutants, blood-meal
For the plant that’s plowed.

They are waiting to take us into
The severed garden
Do you know how pale and wanton thrillful
Comes death on a strange hour
Unannounced, unplanned for
Like a scaring over-friendly guest you’ve
Brought to bed
Death makes angels of us all
And gives us wings
Where we had shoulders
Smooth as raven’s
Claws

No more money, no more fancy dress
This other kingdom seems by far the best
Until it’s other jaw reveals incest
And loose obedience to a vegetable law.

I will not go
Prefer a feast of friends
To the giant family.